lunedì 8 agosto 2011

I'm back!

E' passato parecchio tempo dal mio ultimo intervento in queste pagine, ma anche il tempo che avevo a disposizione per riversare qui i miei pensieri era parecchio limitato!
Ad ogni modo ora sono tornata!
In questi due mesi che sono trascorsi mi sono capitate diverse cose come il mio ultimo viaggio a Cambridge, dove sono stata sufficientemente soddisfatta di me stessa prendendo 40/60 al "test di smistamento" se così si può definire. Durante questa vacanza ho preso anche la famosa Underground londinese per recarmi a Camden Town, nella parte nord della city. E' stata un'esperienza fantastica, peccato che gente della mia età non ce ne fosse stata molta, ma apparte questo mi sono divertita ed ho perfezionato ulteriormente il mio inglese.
Pure i compagni di classe erano simpatici, eccetto uno di Roma. Strano solitamente i romani sono simpatici, ma effettivamente non è possibile generalizzare.




giovedì 2 giugno 2011

Love letter (one).

Ciao amore.
Voglio farti sapere una cosa.
Ti amo
di un amore vero che perdona tutto,
di un amore ostinato che non cede di fronte all'evidenza,
di un amore umile e umiliato che finge quando riceve parole d'offesa,
ma poi in segreto piange;
di un amore incoerente che non vede niente di buono in te,
ma comunque esso* ti ama incondizionalmente,
di un amore orgoglioso che in pubblico ti odia, ma segretemente ti adora.
Spero tanto che queste mie parole giungano alle tue orecchie.
Ti amo, ti amo, ti amo.

*il mio amore ovvero quello che provo per te.

lunedì 30 maggio 2011

Books part 1

Questa mattina sono andata in marina da sola per recarmi in libreria e mentre aspettavo il tram chi ho incontrato? Ovvio lui. Anche se io non volessi incontrarlo, ugualmente mi capita!!!
Amo leggere (ovviamente solo i libri che piacciono a me!) e così questa mattina sembrava la giusta occasione per andarci.
Ebbene dopo innumerevoli ricerche, dubbi, ho comprato tre libri e cioè:

  • "Sento i pollici che prudono" di Agatha Christie (1968)
  • "Pulp. Una storia del XX secolo" di Charles Bukowski (1994)
  • "Nove racconti" di Jerome David Salinger (1953)

domenica 29 maggio 2011

Un anno fa...

E' passato un anno, un anno da quando l'ho conosciuto.
Sembra che abbia fatto la sua conoscenza poco fa, e invece è già trascorso un anno da quel giorno.
Era sabato ed io insieme a mia cugina decidemmo di recarci al teatro dove davano i concerti di gruppi locali. Prendemmo un tram, andammo a mangiare una pizza per cena ed infine ragiungemmo il posto.
Davanti al teatro c'era un piazzale dove c'erano un sacco di persone. C'era davvero un'atmosfera fantastica. Si percepiva proprio la gioia di essere giunti al sabato sera e di trascorrerlo coi propri amici e magari anche di prendere una bella sbornia.
Appena arrivate io e mia cugina ci inserimmo subito nel gruppo ed iniziammo a bere.
Devo ammettere di non essere mai entrata nel teatro a seguire i concerti, fuori si stava davvero bene.
A forza di bere, mi presi una sbornia ed ero iper-attiva, saltavo da una parte all'altra e cantavo come una pazza. Poi ad un certo il mio compagno di classe, che si trovava anche lui a questi concerti, mi presentò un suo amico. Chi avrebbe immaginato che proprio quel tipo sarebbe diventato una persona molto importante per la sottoscritta? Io no di certo. Ricordo ancora le poche parole che ci scambiammo quella sera, ricordo la sorpresa che gli si era dipinta sul volto quando scoprì che il suo nome non mi era nuovo, benchè non lo conoscessi affatto come persona.
E la sapete un'altra cosa? Quella stessa sera, mi presi una breve "cotta" per un suo amico, molto passaggera e di breve durata.
Ma chi avrebbe mai immaginato che questa "nuova conoscenza" sarebbe poi diventato mio amico per poi diventare qualcosa di più e per poi terminare bruscamente e senza motivo?
Peccato che io, a distanza di un anno abbia ancora in mente questo incontro che per me fu davvero speciale, mentre lui no.
Ah, come vorrei tornare indietro esattamente di un anno, quante cose rivivrei e riassaporerei.
Ma, ahimè, è solo un sogno distorto e non realizzabile.
Ci tenevo solo a dire che a me, caro Francesco, fece davvero piacere conoscerti, nonostante tutte le ingiurie degli ultimi tempi.

lunedì 16 maggio 2011

Sonetti.

"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh, no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato."

Da "Sonetti" di William Shakespeare (1564-1616)

domenica 17 aprile 2011

Lots of love.

You have no idea how much I love you.
No, I mean really, you have no idea how much I do.
I've come to a point where you've just became a part of me, I know it sounds weird, but I mean in my heart.
It's like you've set a home in my heart and you were keeping me warm and full of life.
If you were to leave I'd just be cold and vacant inside. You really mean everything to me and I mean that with every cell of my body. I'm really madly, and deeply in love with you.
And I promise, this feeling will never go away.
I really really really love you.

sabato 16 aprile 2011

Painful memory

L’acido cloridrico presente nel nostro sistema digestivo è così corrosivo che può sciogliere un chiodo. In altre parole, dentro di te c’è qualcosa per smaterializzare il metallo solido. Perché, allora, trovi così difficile concepire la possibilità di vaporizzare un ricordo doloroso?

giovedì 14 aprile 2011

Monologo.

Vedi, una volta detto e fatto tutto l'unica cosa di cui puoi essere sicuro, l'unica cosa su cui puoi contare sul serio, a questo mondo, è che non sai mai un cazzo. Scommetto che l'ultima cosa che ti passava per la testa mentre ti allacciavi le scarpe stamattina era che probabilmente, alla fine della giornata, di questa giornata, quelle stesse scarpe sarebbe state slacciate da un medico legale.

El hombre araña.

Las caras de Vogue son los mitos de hoy
actores tan perfectos nuestros unicos heroes.

mercoledì 13 aprile 2011

A mouth is like a...

One's first impulse is to kiss what? To kiss the lips. 
Firm delicious lips, sweet lips. 
Surrounding a warm, moist, dizzyingly scented mouth. That's what everyone wants to kiss.
Not a toe. Not a sea slug. A mouth. 
And why do you think that is, stupid? 
Because the mouth is the twin sister, the almost exact look-alike of the what? Not the toe. The mouth is the twin sister of the vagina. And all the creatures big and small seek the orifice. 
The opening. To be taken in, engulfed. To be squeezed and lovingly crushed by what is truly, the all-powerful, all-encompassing. Now, if it's design you're concerned with hidden meanings, symbolism and power, forget the top of Mount Everest. Forget the bottom of the sea, the moon, the stars. There is no place, nowhere, that has been the object of more ambitions, more battles that the sweet, sacred mystery between a woman's legs that I am proud to call my pussy.

Cantico di Salomone

Baciami con i baci della tua bocca
poichè le tue carezze sono migliori del vino,
il suo frutto è dolce al mio palato.
La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra m'abbraccia.
Tutta bella sei tu, amica mia.
Tutta bella sei tu.
Le tue labbra somigliano a un nastro di porpora,
i tuoi occhi attraverso il tuo velo
somigliano a quelli delle colombe
e graziosa è la tua bocca.
I tuoi seni sono due cerbiatti gemelli
di una gazzella che pascolano tra i gigli
e il tuo ombelico è una coppa rotonda
ove non manca mai vino profumato
e il tuo ventre è un mucchio di grano
circondato da gigli;
ne siano i tuoi seni come grappoli d'uva
e il tuo palato vino squisito.
Aprimi, colomba mia
poichè il mio capo è bagnato di rugiada
e i miei riccioli di gocce notturne.
Vieni, vediamo se la vite
ha messo germogli,
se il suo fiore s'apre,
se fioriscono i melograni.

Song of Solomon.

Let him kiss me with the kisses of his mouth
for thy love is better than wine.
His fruit was sweet to my taste,
his left hand is under my head
and his right hand doth embrace me.
Behold thou art fair, my love,
behold thou art fair.
Thy lips are like a thread of scarlet,
thine eyes are as doves behind the veil
and comely is thy mouth.
Thy two breasts are like fawns
feeding among the lilies,
thy navel is like a round goblet
wherein no mingled wine is wanting,
thy belly is like a heap of wheat
set about with lilies.
Let thy breasts be as clusters on the vine
and thy mouth like the best wine.
Open to me, my dove,
for my head is filled with the drops
of the night.
Come my beloved,
let us see if the vine flourishes
and the tender grapes appear
and the pomegranates bud forth.

venerdì 8 aprile 2011

Ricordi d'un'estate ormai andata pt. 1

Erano le cinque e mezza d'una giornata calda d'agosto.
Stavo davanti allo specchio a passarmi l'eyeliner nero sugli occhi. I vestiti gli avevo già indosso. Salutai mamma e mi preparai a correre in strada, verso la stazione.
Là avrei preso il tram che mi avrebbe portata nel paesino dove si sarebbe svolto il concerto che aspettavo da due settimane.
Mentre correvo come una forsennata verso la stazione, col cellulare scrivevo alla amica che mi avrebbe accompagnata, ovvero D.
Arrivata in stazione, mi accorsi che lei non c'era ancora e subito mi prese una gran ansia. Iniziai ad agitarmi e a pensare che forse non sarebbe giunta in tempo per prendere il tram.
Alle 6 meno 5 finalmente arrivò e poco dopo anche il tram.
Salimmo. Appena ci sedemmo sui comodi sedili blu ecco che subito iniziò a parlare dei suoi eccitanti flirt. Io fingevo solo di ascoltarla, ma in realtà nella mia testa pensavo a come poter scacciar via l'ansia che mi teneva ancora prigioniera. Ah, sì, per la cronaca ero agitata perchè avrei visto anche quella sera la persona che mi fa battere il cuore ancora tutt'ora.
Dopo circa 20 minuti di tram arrivamo al paese prima della nostra metà (il tram infatti non arrivava fino alla nostra destinazione) così c'incamminammo verso il paesello.
La strada che percorrevamo era uno splendore; attraversava grandi distese d'erba, i boschi erano vicini e l'aria era pura e il sole guardava giù su questo splendido paradiso. Ero raggiante e piena di felicità, l'ansia si stava un po' placando.
Arrivammo a destinazione all'incirca verso le 7 così io e D. andammo a comprare sigarette.
Due ore dopo circa andammo nel bar dove era già in corso il sound-check e qui incontrammo i nostri amici; c'erano proprio tutti, perfino gente del mio paese.
Mi sedetti su un muro piuttosto basso e come in un sogno apparve lui: era davvero molto bello quella sera, più del solito sicuramente. Indossava la sua camicia a quadri rossa, quella che io adoravo. Venne da me e mi chiese se ce la avevo fatta ad arrivare e io tutta contenta gli risposi che sì, ce l'avevo proprio fatta.
Poi si staccò da me e andò con gli altri a divertirsi e a pogare con il gruppo che stava suonando.
Capii subito che qualcosa non stava funzionando a dovere; infatti mi aveva lasciata là cosa che prima non aveva mai fatta.
Mi salii subito una gran tristezza e rabbia. Non riuscivo a capire il suo comportamento.
Nel frattempo D. mi domandava che cavolo mai c'avesse lui, io rispondevo a monosillabi tanto ero arrabbiata.
Quando il primo gruppo finì di suonare mi diressi con gli altri a bere in un prato. Volevo veramente sbronzarmi per potermi almeno un po' divertirmi.
All'improvviso però fui interrotta proprio da lui che arrivò e si sedette vicino a me, sotto a un albero.
Il vino stava girando fra noi, mentre le sigarette erano già nelle nostre mani.
Nonostante fossi parecchio incavolata, ugualmente non potevo fare a meno di guardarlo quando lui non stava a guardarmi e pensavo a quanto fosse bello con quell'aria tranquilla e serena di chi si sta divertendo molto.
A un certo punto, non so dire se fosse per l'effetto del vino che a poco a poco stava salendo o se fossero i miei occhi che vedevano la sua faccia sempre più vicino a quella della sottoscritta; ci fu una frase sussurrata, i nostri corpi in piedi pronti per stare un poco soli.
Così c'incamminammo lungo una strada sterrata a qualche metro di distanza dall'albero e dal prato. Trovammo un muretto, ci sedemmo e sentii subito una gran emozione in corpo e un gran rossore in viso.
Eravamo vicini, troppo vicini.
In un attimo ci ritrovammo con le labbra le une sulle altre, gli occhi chiusi ed abbracciati fortemente.
Era la più bella sensazione del mondo ed inutile dire che il mio umore era alle stelle.
Ero in estasi, avrei voluto che quel attimo non finisse mai.
Come al solito però la sfiga era dalla mia, infatti quel momento durò veramente pochi attimi, fin quando lui mi disse che doveva tornare a casa.
Ero un po' amaeggiata, ma comunque serena perciò lo salutai ed aspettai che papà venisse a prendermi.

giovedì 7 aprile 2011

Cannot forget.

Dopo aver bruciato tonnellate di cose tue, non riesco a ricordarmi di ditementicarti.

La gente parla.

"Ti amo tanto come sei
per le incertezze che mi dài
perchè sei il mio portafortuna,
perchè sei il vento e poi la luna.
La gente parla dei tuoi modi strani
camice che non t'abbottoni,
la gente parla delle tue canzoni
dei fiori scritti sui tuoi pantaloni
la genta parla, non è mai annegata nei tuoi sogni fragili,
nello spazio immeso nei tuoi occhi limpidi.
Libera senza più limiti
con il corpo che s'illumina,
libera vicina a un angelo,
la tua mente vola via altissima su me.
La genta parla e ci fa del male,
la gente è un po' convenzionale,
la gente parla se ti scopri il petto
e poi t'immagina nel suo letto,
la gente parla ed a fari spenti nella nebbia
neanche sa che la maldicenza fino al cielo non ci va.
Libera senza più limiti,
tu non provi mai vertigini,
libera vicina a un angelo,
la tua ombra su di noi
oscura il sole, vai.
Libera da ogni limite,
tu non provi mai vertigini,
libera vicina a un angelo,
con il corpo che s'illumina
libera senza più limiti."

Una bellissima canzone di un gruppo sardo degli anni '70/'80, i Collage.

Ho commesso un errore.

Vi ricordate della mia sfuriata dell'altro giorno? Quella dal titolo "Fuck off"?
Ebbene ho proprio sbagliato tutto.
Il giorno dopo il mio fraintendimento la ragazza in questione cioè L. mi ha scritto in chat su Facebook dicendomi che non devo assolutamente farmi paranoie riguardo al fatto che aveva taggato quel deficiente, che lei lo ha fatto solo per "sfotterlo" un po'.
Poi mi ha anche detto che dovrei riprovare nuovamente ad andarci a parlare e a provare a risolvere il problema, ma il problema è che lui non ne vuole sapere, non ha il coraggio di affrontarmi poichè teme una mia reazione negativa (ma che cazzo pretende che sia positiva?) ed io non posso certo costringerlo a parlare contro la sua volontà. Cazzo che situazione di merda!
Comunque L. mi ha anche detto che lui non mi merita e ch'è davvero uno stupido visto che si lascia influenzare così fortemente da persone che in realtà lo usano solo per i loro porci comodi e che sono molto furbe da non farsi sgamare.
Mi ha anche detto che io merito di meglio e che prima o poi lo stronzo si renderà conto di quel cha ha combinato e di ciò che ha perso e di quanto ha perso.
Io putroppo, paranoica come sono, invece penso che lui non si renderà mai conto e che probabilmente diverrà ancora più stronzo di quel che è già, anche se be' ovviamente spero nel contrario.
Ad ogni modo penso di essermi sbagliata a criticarla in maniera negativa, eh che, come ripeto sono paranoica per natura e penso subito male, ancora prima di pensare bene.
Sì, dovrei migliorare questo aspetto, cercarmi di non farmi tutte queste "seghe mentali", ma ahimè, ancora non ci riesco. Mi dispiace.
In conclusione, mi ha fatto veramente bene parlare con lei, si è dimostrata molto disponibile nei miei confronti.

martedì 5 aprile 2011

True Romance

"I had to come all the way from the highway and byways of Tallahassee, Florida to MotorCity, Detroit to find my true love. If you gave me a million years to ponder, I would never have guessed that true romance and Detroit would ever go together. And til this day, the events that followed all still seems like a distant dream. But the dream was real and was to change our lives forever. I kept asking Clarence why our world seemed to be collapsing and things seemed to be getting so shitty. And he'd say, "that's the way it goes, but don't forget, it goes the other way too." That's the way romance is... Usually, that's the way it goes, but every once in awhile, it goes the other way too."

Patricia Arquette (Alabama) in "True Romance" (1993)

Fuck off.

Evviva! Mi è tornata adosso la crisi.
Ma anche tu, Izzy, pensavi davvero che ti fosse passata? No di certo.
Ormai sono quasi sette mesi che sono in queste condizioni, che sono costretta a sfogarmi qui, su questo blog di cui nessuno quasi è a conoscenza dell'esistenza.
Ma perchè mi chiedo io, perchè cazzo sono così dannatamente ipersensibile?
Lo detesto! Odio essere sensibile dal momento che di me non frega un cazzo a nessuno.
Ma perchè, perchè quale stupida ragione io sto ancora così male?
Perchè non riesco a distrarmi? Perchè non riesco a dimenticare? Perchè non riesco ad andare avanti, a passarci sopra come la maggior parte della gente sa fare? Perchè devo appartenere a quella minoranza che subìsce solo sofferenze e nessuna felicità? Perchè non posso essere felice anch'io? Perchè cerco così disperatemente di stare vicino a persone che se ne fregano di me? Cos'ho che non va?
E ora è arrivata l'ennesima fregatura, l'ennesima delusione, l'ennesima inculata.
A quel gran coglione di cui sono ancora (purtroppo) innamorata piace una mia amica. Ebbene proprio tal persona mi ha detto che secondo lei questa è una tattica organizzata da lui per farmi ingelosire, ma lei non capisce che a lui di me non frega proprio un cazzo e diciamocelo non gli è mai fregato un cazzo neanche quando stavamo insieme. Era solo un'arte recitativa la sua. Chiaro come il sole.
Ma adesso sono fortemente convinta che anche a suddetta persona piaccia lui, infatti su Facebook (sì, il famoso social network) lei lo ha taggato in un post e ora quel coglione si monterà la testa come sa fare.
Ma vaffanculo. Sì vaffanculo a te deficiente che non sei altro, vaffanculo a te che mi dicevi che non ti importa nulla di lui. Grazie eh, grazie gente del cazzo.

venerdì 1 aprile 2011

Poème d'amour.

"Non posso esistere senza di te.                                            
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te."

Scritto da John Keats (1795-1821)

lunedì 28 marzo 2011

And it happened the last summer.

Truth is.

Truth is I don't hate you, but I truly love you.
Truth is I can't stand your new behaviour.
Truth is I really suffer because you always avoid me.
Truth is I get upset when you say hello to everybody expect me.
Truth is I would you talk to me.
Truth is I rememeber every word you told me.
Truth is I remember every moment I spent with you.
Truth is I thought you like me.
Truth is I believed in your words.
Truth is I found out happiness because of you.
Truth is I want to embrace you.
Truth is I want to be embraced by you.
Truth is I want to visit you in your town.
Truth is I want to hear you while you're playing the guitar.
Truth is I can't pretending I don't love you.
Truth is I really wanted to have sex with you that night, but I was afraid of.
Truth is I gave you every thing you wanted.
Truth is I can't describe how much I feel for you.
Truth is I thought you were the right one.
Truth is I hate mistaking.
Truth is I commeted your link every night when I was in England.
Truth is I couldn't wait to talk to you.
Truth is I heard you while you were crying for your gradma's death.
Truth is I am so sick of having patience yet.
Truth is I was so surprised when I heard you when you were telling me "I love you".
Truth is I miss you so much.
Truth is please come back.
Truth is you've broken my heart.
Truth is you must tell me the reason why you don't want to stay with me anymore.
Truth is you must find courage and face me.
Truth is please speak with me.
Truth is you're so childish.
Truth is you're so fucking special.
Truth is you're the cause of my sadness.
Truth is you were the cause of my happiness.
Truth is only you can save me from my depression.
Truth is you're so distant.
Truth is I hate when you're too much drunk.
Truth is I hate your manners.
Truth is I can't forget you.
Truth is I can forgive you.
Truth is all I have are just memories.
Truth is I'd punch you in the face.
Truth is I'd murder you.
Truth is please pick up the pieces of my heart and repair it with all your love.
Truth is please say that you care.
Truth is you often make me cry.
Truth is you often make me angry.
Truth is I miss your caresses.
Truth is I miss your hugs.
Truth is I miss your kisses.
Truth is I miss your questions.
Truth is I miss your answers.
Truth is I miss summer 2010.
Truth is I miss our conversations.
Truth is I miss our moments.
Truth is I miss our evenings.
Truth is I miss our days.
Truth is I miss your soft shirts.
Truth is I miss your smell.
Truth is nothing is like it was.
Truth is I'm going crazy while I'm writing these sentences.
Truth is I fell in love with you.
Truth is I'll love you 'till you'll have breathe.
Truth is I need you.
Truth is I want you.
Truth is I miss you.
Truth is I love you like I never loved before.

Sorry if I am so heavy, but these are my emotions and they are so true and felt.

giovedì 24 marzo 2011

Homme magnifique.

Trascorro le notti in bianco pensandoti,
pensando a quanto eri bello
e a quanto bello diventi ogni giorno.
I capelli di media lunghezza del color del grano maturo
mi sfiorano delicatamente
mentre ti bacio, sapore di fumo amaro la tua bocca sa;
mi aggrappo a te, non voglio cadere, salvami da questo mondo tetro.
Vedo riflessa la mia immagine nei tuoi occhi cangenti,
non capendone il vero colore, lo decido io.
Annuso l'aria del prato dell'estate
dove noi giaciamo vicini, l'uno di fronte all'altro,
il tuo corpo magro stretto contro il mio,
parlando di tutto e di niente.
Eyeliner bagnato dalle lacrime
che sto versando ricordando quello che eri,
ma non quello che sei diventanto e che più sarai.
Per favore non scordarmi.
Ti amo, ti amo, ti amo.

lunedì 21 marzo 2011

Incredible.

E' davvero incredibile: più vuoi dimenticare una persona e più ti viene in mente.
E' proprio questo che ultimamente mi sta accadendo, da quando lui mi ha allontanata lo penso ancor di più di quanto lo facevo quando stavo assieme a lui. Mi manca tanto, soprattutto le nostre chiacchierate, ma perchè mi deve sempre andare tutto così di merda? Vorrei semplicemente che tutto tornasse com'era, ma dubito che questo possa ancora accadere purtroppo.
Comunque anche se volessi dimenticarlo non riuscirei a farlo, specialmente perchè mi capita spesso ultimamente di venir a contatto con libri, film o canzoni che contengano un riferimento esplicito al suo soprannome, infatti stasera casualmente ho scoperto l'esistenza di "Penny And Me" degli Hanson. Ma si potrà? E' davvero incredibile cazzo.

The way it was before.

mercoledì 16 marzo 2011

Love you so much it makes me sick.

I love you, I love you, I love you, but you don't wanna understand. Everyday I shelter in my memories which they're the best things that I've in my head. Sorry but I can't stop thinking about them. Sometimes I wonder how I can still love you although you make me cry so frequently and then I think about when I was full of happiness and everything was going so good. Almost five months are gone from that period and many things are changed. For example you don't talk to me anymore and I still don't know why. Simply you have stopped to do it and I still feel sad and guilty. Guilty of a blame that I don't have, but I'm paranoid, y'know. Lots of love, Izzy.

Supponiamo un amore.

martedì 15 marzo 2011

Subìrsi

 
Cosa faccio dalla mattina alla sera? Mi subìsco.

I love you


You are one of those people that I need in my life. I can't stand not talking to you, I think about you all the time. Please, please, please prove to me that you care. I love you with all my little broken heart.

venerdì 11 marzo 2011

Cover.

Questa sera è una di quelle sere dove mi sono fissata con una canzone e l'ascolto in continuazione senza stancarmene.
La canzone di questa sera è "While My Guitar Gently Weeps" originalmente suonata dai Beatles, ma la mia versione preferita è quella di Jeff Healey, cantante e chitarrista canadese cieco deceduto nel 2008.

giovedì 10 marzo 2011

Cavie

Oggi sono andata in biblioteca con l'idea di tornare a casa con in mano un libro di Charles Bukowski, ma siccome abito in un paese dove la biblioteca comunale è piuttosto poverella non ho trovato neanche un suo libro,
però guardando sugli scaffali più alti c'erano due o tre libri di un altro grande della letteratura americana post-moderna ovvero Chuck Palahniuk e ho deciso di prendere "Cavie" dal momento che era quello che più mi ispirava al momento.
Racconta di un gruppo di persone che vanno ad un "ritiro per scrittori" dove trascorrono tre mesi in isolamento scrivendo una storia, una poesia o una sceneggiatura.
Il libro è infatti diviso in 23 storielle che sfumano dal grottesco, ossessivo, oscuro, comico, avventuroso fino al disgustoso.
Spero proprio che non mi deluda.

Prince: the singer of sex


Prince Roger Nelson nacque a Minneapolis, Minnesota il 7 giugno 1958.
Egli è un cantante, cantautore, attore, produttore e discografico molto popolare negli anni '80 e '90.

Ho "scoperto" Prince all'incirca tre anni guardando un programma trasmesso da MTV chiamato "Greatest songs of the 80s". Stavano trasmettendo la sua hit "Little Red Corvette" tratta dall'album del '82 "1999".
Rimasi sconvolta dal testo della canzone come tutti inizialmente: sembrava parlare di una ragazza alla guida di una piccola corvette rossa come suggeriva il testo, ma in realtà il testo trattava di preservativi usati!!! Altro che corvette!
Nonostante fossi realmente attonita da questo testo scurrile e irriverente decisi di saperne di più su questo cantante che si fa chiamare "principe", Prince appunto in lingua inglese.
Così grazie a Internet ascoltai alcune sue canzoni fra cui la già citata "Little Red Corvette".
Venni poi a scoprire che molte sue canzoni fanno parecchie allusioni sessuali come "Cream" che parla di eiaculazione (per dirla senza mezzi termini "cream" in questo caso significa "sborra"), "Darling Nikki" invece riguarda una ragazza (Nikki appunto) che si masturba con un giornaletto, "International Lover" di un rapporto sessuale piuttosto intenso paragonato a un viaggio in aereo e via discorrendo.
Certamente Prince non è affatto volgare, ma tende più che altro a nascondere le cose che vuole realmente dire spacciandole per qualcos'altro; risulta quindi un po' difficile capire il vero significato, anche se lo si può intuire.
Prince è stato uno degli artisti che più ha influenzato i miei gusti musicali. Personalmente l'adoro e le sue canzoni sono un vero crossover fra generi anche se prevale il pop/rock sinfonico con alcune ballad stupende su tutte "Purple Rain".

martedì 8 marzo 2011

Auguri Antonello!

Oggi (8 marzo 2011, ndr) per molti è il giorno delle donne.
A me sinceramente non me ne sbatte un cazzo anche se fino a prova contraria io sono una donna.
Invece per me oggi è il compleanno di un grande artista italiano e cioè Antonello Venditti.
Sono cresciuta ascoltando i suoi dischi su musicasette, specialmente il suo album migliore "In questo mondo di ladri" del 1988 l'ho "divorato". Non ho assolutamente idea di quante volte io l'abbia sentito.
Certo Venditti ha composto anche altri lavori, ma le canzoni che preferisco sono contenute in questo album.
Altre canzoni che mi piacciono sono "Lilly", "Chen il cinese", "Sotto il segno dei pesci", "Robin", "Stai con me", "Buona domenica", "Grazie Roma", "Roma capoccia", "Il sosia", "Che tesoro che sei", "Eleonora", "Francesco", "Non è la cocaina", "Compagno di scuola", "Sara", "Giulia" e poi dal mio album preferito ci sono "Ricordati di me", "Mitico amore", "Il compleanno di Cristina", "Miraggi" e anche altre anche se in maniera minore rispetto a queste.
In conclusione auguro ad Antonello una felice giornata! Auguri ancora Antonello, continua così!


martedì 1 marzo 2011

PRAHA!

Ebbene la gita di quarta superiore è ormai giunta; infatti domani parto assieme alla mia classe e ad altre quattro per Praga, Repubblica Ceca. Non vedo l'ora.
Chissà perchè quando devo andare da qualche parte mi prende sempre una certa ansia e sogno di perdere il pulman, la valigia etc. Non so, davvero non so perchè sogno queste cose, sicuramente perchè sono le mie paure interiori del momento, ma più di questo non so.
Tutto è pronto finalmente. La valigia è piccola ed è piena di ogni effetto personale che ho deciso di portare con me.
Devo stare via solo per 4 giorni, be' sembra che la mia valigia sia la valigia di un militare pronto per andare in guerra, apprte il fatto che l'arma più potente è la valigia stessa.
Spero proprio di divertirmi, ho proprio bisogna di un cambiamento d'aria e questa gita capita a fagiolo.
Prague, I'm coming!

Courtney Love's Life.

Domenica scorsa, nonostante fossi stravolta dalla sera prima (ero rincasata alle 4 di mattina, dopo aver visto i Verdena a Milano) mi sono messa a guardare la televisione. Scorrendo i vari canali, mi sono imbattuta su quello di MTV che non guardo mai se non qualche rara volta. Quindi stavo là a fissare l'immagine di Bret Michaels dei Poison che stilava la classifica delle 100 migliori canzoni hard rock della storia.
E' stata "vinta" dai Guns N' Roses con la loro "Welcome to the jungle". I Guns, cazzo se li ho ascoltati in passato e quanto mi piacevano, ovviamente con la vecchia formazione e cioè Axl Rose, Izzy Stradlin', Slash, Duff McKagan e Steven Adler. Non ho idea di quante volte il mio stereo abbia suonato il loro primo disco pubblicato nel '87 per la Geffen Records "Appetite for destruction".
Comunque tornando a domenica, ecco stavo guardando questa classifica che dopo la number one Welcome to the jungle, terminò. Il programma successivo fu "Behind The Music", una sorta di reportage sulla vita dietro alla musica di cantanti e musicisti, e quella sera parlavano di Courtney Love, vedova di Kurt Cobain dei Nirvana.
Devo ammettere che Courtney Love non l'avevo mai sopportata, ma cambiai decisamente idea vedendo questo dossier.
Courtney Love nacque a San Francisco, California il 9 luglio 1964 da Linda Carroll e Hank Harrison.
I suoi genitori erano particolarmente hippie visto che proprio in quegli anni il movimento stava esplodendo in tutta l'America e non solo.
Verso i 4 anni il padre le diede un acido poichè stava sperimentando diversi tipi di droghe e poichè faceva parte del movimento degli anni 60. La madre invece iniziò a sperimentare la psico-terapia su tutta la famiglia.
Si trasferirono in Oregon con la sorella di Courtney e adottando un bambino. Il bel clima famigliare però era destinato a deteriorarsi. Infatti quando Courtney aveva 7 anni i genitori decisero di divorziare, così lei iniziò a non andare più d'accordo con le sorelle e a diventare ribelle. Quando il comportamento di Courtney iniziò a diventare sempre più incontrollabile, sua madre la mandò da un nuovo psico-terapista. Quest'uomo però non era quel che si potrebbe dire un uomo normale, infatti abusava di Courtney, aveva immagini pornografiche e quando Courtney aveva 9 anni disse che era affetta da schizofrenia, cosa assolutamente falsa.
Nel 1972 Linda si risposò e andò a vivere in Nuova Zelanda con tutta la famiglia, fatta eccezione per Courtney che fu lasciata a un amico di famiglia: questo fu il punto di rottura tra madre e figlia. Alla fine Courtney andò a vivere con il suo patrigno Frank Rodriguez, l'unico che le abbia dimostrato affetto perchè sapeva capirla e sapeva accettarla per quello che era. Courtney iniziò una nuova vita, prendeva parte a lezioni di recitazione e fu qui che incontrò la musica per la prima volta. La cosa che più desiderava era di diventare famosa. Poco dopo però iniziarono altri problemi, poichè la moglie di Frank e Courtney non andavano d'accordo così le chiese una scelta o lei o Courtney e Frank scelse la moglie. Courtney si sentì tradita e iniziò a diventare spesso arrabbiata e alienata. Era abbondonata e persa. Così inizò a vivere fra una famiglia e l'altra, fidandosi di nessuno, finchè non andò a vivere in riformatorio e fu proprio qui che ascoltò per la prima volta musica rock, grazie all'ascolto dell'album "Foxes" delle Runaways. Nel frattempo era sempre più ribelle e si divertiva a combinarne di tutti i colori e stava sempre più cadendo nel baratro dell'auto-distruzione, ma fu "salvata" dalla musica rock. Un ragazzo le regalò gli album "Horses" di Patti Smith e "Pretenders" dei Pretenders e si presa una cotta per tale ragazzo.
Nel 1980 la sedicenne Courtney Michelle Menely Rodriguez decise di emanciparsi completamente dai suoi genitori e grazie al fondo che i nonni avevano depositato per lei, si spostò a Portland, Oregon, per coronare il suo sogno di divenatre una rockstar.
A Portland era conosciuta come la teenager più terribile di tutta la città, soprattutto grazie a tutti i guai che combinava. I soldi per Courtney non erano mai abbastanza, così iniziò a fare la spogliarellista e per procurarsi ulteriore denaro non faceva altro che raccontare balle come "Ho avuto quattro aborti spontanei questo mesi, per favore mi aiuti...", cosa biologicamente impossibile, eppure grazie al suo carisma riusciva sempre ad ottenere ciò che voleva. Per più di due anni Courtney viaggiò; andò in Inghilterra dove la new wave stava espodendo, nei night club in Oriente e nella scena Punk della West Coast, iniziando a farsi chiamare Courtney Love. Si spostò a Los Angeles dove conobbe Jennifer Finch e con lei instaurò subito una grande amicizia. Avevano due interessi in comune: l'amore per la musica e per le droghe. Con Jennifer, Courtney provò l'eroina e ovviamente le piacque, nonostante come raccontò a un'amica vomitò per 8 volte di fila, prima di sentirne gli effetti piacevoli. Continuò ad andare in giro per la West Coast insieme agli amici, spogliandosi per denaro e cercando di formare una band. A San Francisco finalmente la trovò. Nel 1982 conobbe Roddy Bottum dei Faith No More e per un periodo fu ingaggiata come cantante per la prima volta fino a che il gruppo non la sbattè fuori perchè non volevano donne nella loro band. Così continuò la ricerca per formare un gruppo tutto al femminile, pronto a conquistare il mondo intero come rilevò Courtney in un'intervista. Nel 1984 incontrò Kat Bjelland dove strinserò amicizia grazie al loro comune interesse per la sperimentazione di varie droghe. Poco dopo supplicò Kat di diventare la chitarrista del suo gruppo e così assieme anche alla presenza al basso di Jennifer Finch nacquero le Sugar Babydoll, destinate però a non durare molto. L'abuso di droga però porta Courtney a essere spesso senza un soldo, ma soprattutto alla dipendenza.
Nel 1985 il gruppo si scioglie a causa della droga e delle risse interne. Courtney decide di tentare di diventare un'attrice e nel 1986 fece un'audizione per interpretare il ruolo di Nancy Spungen per il film di Alex Cox "Sid e Nancy", ma fu scartata, però il regista gli affidò il ruolo di Gretchen, un'amica di Nancy.
Alex Cox però fu rimasto impressionato dalla sua determinazione e dal suo carisma che la scritturò per il ruolo della protagonista Velma nel film "Dritti all'inferno". Sfortunatamente il film non ebbe successo e Courtney decise di tentare un'ultima volta di diventare una rockstar, così si spostò a Los Angeles dove imparò da autodidatta a suonare la chitarra, mise un annuncio per creare un'altra band. Tale annuncio era "I want to start a band: my influences are Big Black, Sonic Youth and Fleetwood Mac" grazie al quale reclutò Eric Erlandson, Caroline Rue e Jill Emery e formò gli Hole. Nel 1989 suonarono per la prima volta a Long Beach, California e nel 1990 uscì il primo singolo "Retard Girl", un anno dopo il secondo per la Sub Pop Records. Il gruppo ottenne subito un discreto successo. Il gruppo ottenne subito un successo ed era la prima volta che Courtney ne aveva. Tutto ciò la rendeva felice.
Nel 1991 gli Hole pubblicarono il loro primo album "Pretty On The Inside". Nel frattempo anche la vita sentimentale di Courtney si stava facendo più interessante, infatti Courtney si invaghì di Billy Corgan, leader degli Smashing Pumpkins. Poco dopo però s'infatuì di Kurt Cobain dei Nirvana al quale spedì una scatola a forma di cuore con dentro una bambola, conchiglie laccate e fiori. Kurt però non rispose.
Così Courtney continuò a stare dietro a Billy finchè durante un concerto degli Smashing Pumpkins la sua ragazza di allora non le disse di lasciarlo in pace. Courtney ci restò male dal momento che Billy non gli aveva detto che aveva una ragazza. Caso volle che proprio quella sera suonavano i Nirvana dall'altra parte della città e una Courtney ormai amareggiata decise di recarcisi, arrivando però troppo tardi; infatti avevano appena finito di suonare. Courtney però aveva fatto la sua scelta, decise per Kurt, così il giorno dopo chiamò Billy e gli disse quanto fantastico fosse questo ragazzo. Poco dopo Kurt e Courtney divennero inseparabili.
Erano molto simili, stessa infanzia difficile, stesso amore per il rock 'n' roll e per le droghe.
Erano molto innamorati  e presto finirono per diventare dipendenti entrambi dall'eroina.
Nel 1992 Courtney rimase incinta e ne fu veramente felice di questa scoperta. I manager e le persone intorno a loro però volevano assolutamente che Courtney abortisse dal momento che con tutte le droghe che prendeva poteva seriamente corrompere la salute del bambino che portava in grembo. Courtney ovviamente si incazzò continuando a smentire ciò che la gente diceva e continuando la sua gravidanza.
Il 24 febbraio 1992 lei e Kurt si sposarono a Waikiki, nelle isole Hawaii e sempre nel 1992 la bassista Jill Emery e la batterista Caroline Rue lasciarono gli Hole, ma nonostante questo Courtney era felice tantè che la rivista Vanity Fair le chiese se poteva scrivere un'articolo. La sua felicità però era destinata a finire.
Infatti Courtney si fece fotografare incita e con una sigarette in mano che compromise tutto l'articolo.
Vanity Fair sulla coppia Love-Cobain si sbizzarrì tanto da scrivere che Courtney faceva uso di eroina durante la gravidanza, cosa che fu subito smentita dalla stessa dicendo che quando aveva scoperto di essere incita aveva smesso immediatamente perchè sapeva benissimo dei danni a cui poteva andare in contro.
Molti altri tabloid riportarono queste notizie tantè che si sospettò che il bambino potesse nascere dipendente dall'eroina come i genitori.
Tutto lo stress accumulato e il timore che gli assistenti sociali potessero togliere l'affidamento del nascituro posero Courtney e Kurt nella condizione di disintossicarsi presso una clinica di Los Angeles, California.
Il 18 agosto 1992 Courtney diede alla luce una bambina che fu chiamata Frances Bean e fu dichiarata subito sana.
Kurt stava talmente male per disintossicazione che riusciva a stento a tenerla in braccio.
I problemi erano però solo all'inizio.
Infatti poche ore dopo la nascita di Frances Bean, un assistente sociale con una copia di Vanity Fair arrivò all'ospedale per portarla via, quindi la corte affidò la custodia della bambina alla sorella di Courteny, Jaimee.
Poterono riottenere la custodia della piccola solo dopo parecchie settimane e con un'assiste sociale sempre tenuto a controllargli e i coniugi erano continuamente sottoposti a test anti-droga.
Nel settembre '92 tutta la famiglia fece la loro prima apparizione pubblica.
Qualche tempo dopo i problemi di custodia furono superati.
Dopo la disintossicazione però Courtney e Kurt tornarono a fare uso di eroina.
Kurt la usava soprattutto perchè pesanti opiacei riuscivano temporaneamente a calmare i suoi dolori di stomaco.
Durante una notte del '93 Kurt finì in overdose; era solo la prima di una serie di overdose che avrebbe preso.
Ognivolta che queste overdose si verificavano Courtney era solita a schiaffeggiarlo e a bagnarlo con acqua fredda. Sempre nel '93 sia gli Hole e i Nirvana tornarono in studio per registrare i loro nuovi album rispettivamente "Live Through This"  e "In Utero".
Nei primi giorni del '94 Courtney riottenne un discreto successo grazie al suo nuovo album e sempre nel '94 Kurt finì in overdose un'altra volta durante il suo concerto nella capitale italiana, Roma.
Fu ricoverato d'urgenza. Courtney non sapeva più come fare ad aiutare il marito.
L' 8 aprile 1994 fu ritrovato da un elettricista il cadavere di Kurt nella loro casa di Seattle, apparentemente morto da un colpo di fucile sparato dallo stesso. L'autopsia rilevò che Kurt era morto il 5 aprile 1994 e nel suo corpo furono trovate un'alta concentrazione di eroina e di valium. L'ipotesi dell'omicidio non è da escludere, anche se vicino al corpo fu ritrovata una lettera di suicidio indirizzata a Boddah, l'amico immaginario di Kurt.
Negli anni successivi Courtney recitò in diversi film, facendo proseguire anche la sua carriera musicale.
Nel 1998 sempre insieme agli Hole pubblicò il disco "Celebrity Skin".
Nel 2004 l'abuso di droga di Courtney tornò alla vita pubblica mentre stava promovendo il suo lavoro da solista che finì con la sentenza di trascorrere sei mesi di riabilitazione da cocaina e farmaci.
Negli ultimi tempi Courtney si è impegnata per salvaguardare i diritti dei gay, è una femminista convinta ed è buddhista.
Nel 2010 è uscito il suo nuovo lavoro "Nobody's Daughter".
Devo dire che questo speciale sulla Love m'è proprio piaciuto, perchè mi ha fatto capire che non è così pessima come la maggior parte dei Nirvana dice.
E' proprio vero le persone prima di giudicarle bisogna conoscerle.
Brava Courtney continua così hai tutta la mia stima.

venerdì 25 febbraio 2011

Grunge is still alive.

Da circa nove mesi ho ripreso ad ascoltare grunge, un genere che avevo abbandonato a metà del 2008 per far spazio al metal degli anni '70, ma soprattutto per quello degli anni '80.
Infatti per due anni ascoltavo specialmente thrash metal, crossover thrash, hair/glam metal, death metal e un po' di punk.
Ad un certo punto però il metal  iniziò a non interessarmi più, ascoltavo/ascolto solo hair/glam metal come i Danger Danger, Aerosmith, Whitesnake, White Lion, Skid Row, Def Leppard, Dokken, Poison, Vixen, Bon Jovi e via discorrendo e qualcosina di thrash metal come Megadeth, Anthrax, Nuclear Assault, Laaz Rockit, abbandonando decisamente il death metal.
Certamente il metal mi ha influenzata parecchio però a inizio 2010 l'ho accantonato per riprendere il sottogenere della musica rock che avevo iniziato ad ascoltare durante il primo anno di liceo, ovvero il grunge, riappassionandomi di nuovo.
Il grunge nacque a cavallo tra gli anni '80 e i primi '90 negli Stati Uniti, più precisamente a Seattle (Washington).
E' un genere combinato tra hardcore punk e heavy metal, con suoni parecchio distorti e veloci.
Le tematiche della canzoni riguardano soprattutto la frustrazione del vivere, la depressione, la tristezza, la ribellione.
La musica grunge come detto in precendenza, nacque nella società americana nord-occidentale dove sul finire degli anni '80 erano presenti diverse condizioni di disagio come la povertà, la disoccupazione, la droga.
I giovani per rifugiarsi dalla noia, si misero a suonare dando vita a una scena musicale fortemente localizzata.
Essi si vestivano allo stesso modo: portavano capelli lunghi, jeans strappati (presi dalla cultura punk), magliette sdrudice e pesanti camice di flanella tipiche di quelle zone; un modo di vestire ancora usato dai giovani nelle società odierne.
E' particolarmente complicato trovare una linea comune per tutti i vari esponenti del grunge.
Per questa ragione sono stati individuati almeno tre diversi stili:
  •  il grunge di derivazione hardcore punk/hard rock come i Soundgarden e gli Alice In Chains.
  • il grunge di derivazione rock tradizionale e rock psichedelico come i Temple Of The Dog, Pearl Jam, Screaming Trees, Mother Love Bone, Stone Temple Pilot, Hole e Love Battery.
  • il grunge di derivazione post-punk come i Nirvana e i Mudhoney.
Un'altra cosa che accomuna molti artisti fra loro, è la loro dipendenza da droghe.
A Seattle, grande città, non era certamente difficile procurarsi eroina, e molti di loro iniziarono a farne uso.
Due grandi artisti del grunge morirono proprio a causa di questo fattore; Andrew "Andy" Wood dei Mother Love Bone il 19 marzo 1990 e Layne Staley il 5 aprile del 2002 degli Alice In Chains.
Nonostante le nuove generazioni ascoltino prevalentemente pop melenso e musica da discoteca tale come house e techno (ammetto che non me ne intendo minimamente...), il Seattle Sound continua a vivere fra quelli che lo reputano ancora un genere degno di essere ascoltato.
Il gruppo più conosciuto sono i Nirvana, nati sul finire degli anni '80 e morti quando il loro leader, Kurt 
Cobain morì nel '94. Si parlò di suicidio, ma si pensò anche a un'altra ipotesi: l'omicidio.
Anche se sono passati 17 anni da quell'episodio, Kurt Cobain fu influenza di due generazione e continua ad esserlo assieme alla musica grunge.
Sono proprio contenta di aver "riscoperto" il grunge anche perchè così ho avuto la possibilità di ampliare le mie conoscenze musicali e di scoprire nuovi gruppi interessanti.

giovedì 24 febbraio 2011

Niente è com'era.

Nothing is like it was; that's the truth.
The last summer I was always happy and cheerful and the reason of my happiness was you.
We had got so many things in common like music, movies, stories and I really liked speaking with you.
You heard me, you understood me, you reassured me, you made me feel so special and loved.
But then, for a reason which still unknown to me you moved away and you stopped talking to me.
I can't understand that attitude, in fact I should be to hold grudge against you, but I love you so much that I cannot hate you, even if I wanted.
You're too dear to me, instead you are not even able to talk to me.
It's weird how two people who always had got topics to talk about now find themself in the middle of long and interminable silences.
I wanted to know you just these things, nothing more and saying sorry for the end of our relationships which seemed so wonderful and ready to last.
I love you, I love you, I love you.

Cover.

Talvolta accade che ci sia un gruppo che riprenda canzoni di altri gruppi e poi le ri-arrangia e le rende migliori.
Questo è successo ascoltando "It's my life". In realtà il pezzo è stato scritto da Mark Hollis e Tim Friese-Greene nel 1984 per inserirlo nell'album omonimo della band new wave britannica dei Talk Talk.
Quasi 20 anni dopo la sua prima apparizione, nel 2003 la band di Anaheim, No Doubt ne fecero un ottima cover in chiave decisamente più rock contenuta nel loro primo greatest hits "The Singles 1992-2003".
Nonostante io preferisca i pezzi originali alle cover devo dire che preferisco di gran lunga la versione dei No Doubt che quella dei Talk Talk.






Questo poi è capitato anche con un'altra canzone; mi riferisco alla canzone scritta e cantata dal cantante di Minneapolis Prince "Darling Nikki" contenuta nell'album "Purple Rain" del 1984.
Nel 2003 il gruppo alternative rock di Seattle Foo Fighters ne ha realizzato un'ottima e grintosa cover, indubbiamente migliore al pezzo originale contenuta sul lato B del loro singolo "Have It All"

mercoledì 23 febbraio 2011

Verdena

Sabato scorso sono andata a vedere il gruppo che più ha influenzato la mia primavera e la mia estate del 2010 ovvero i Verdena, un gruppo alternative rock/grunge di Albino (BG).
Sono nati nel '95 e sono composti dai fratelli Alberto Ferrari (voce, chitarra, pianoforte) e Luca Ferrari (batteria, cori) e dalla presenza femminile di Roberta Sammarelli (basso).
Nel 1997 hanno registrato un demotape contente tra il resto alcune delle canzoni che preferisco e cioè "Nella schiuma", "Fuxia", "Fiato adolescenziale" e "Bevimi".
Poi nel 1999 hanno registrato il loro primo album "Verdena" dove sono riprese alcune canzoni tratte dal demotape e contente le tracce "Eyeliner", "Vera", "Dentro Sharon", "Ormogenia" (unico pezzo interamente cantato da Roberta Sammarelli), "Ultranoia" e la più bella a parer mio di tutto l'album ovvero "Pixel".
Due anni dopo, nel 2001, hanno registrato l'album che mi piace meno di tutta la loro carriera."Solo un grande sasso" contiene solamente tre canzoni che mi piacciono "Nel mio letto", "Buona risposta" e "Spacemen".
Se nel 2001 avevano registrato l'album peggiore di tutta la loro carriera si sono assolutamente rifatti con il lavoro del 2004 "Il suicidio dei samurai". Esso infatti contiene la bellissima e dal testo assolutamente stravolgente traccia "Phantastica", "Luna", "Elefante", "Balanite", "17 tir nel cortile" e la track-list "Il suicidio dei samurai".
Poi nel 2007 pubblicarono "Requiem" contente "Angie", "Muori Delay", "Caños", "Il caos strisciante" "Sotto prescrizione del dott. Huxley" e la traccia contenuta solo in vinile "Non è...".
Dopo tre anni di assenza, hanno pubblicato il singolo "Razzi arpia inferno e fiamme" che ha anticipato l'uscita del nuovo lavoro chiamato "Wow". A dirla tutta "Wow" è l'album più melodico di tutta la carriera verdeniana, basti pensare alla traccia "Scegli me" che è in assoluta una delle canzoni del nuovo lavoro che preferisco assieme a "Per sbaglio", "Miglioramento", "Badea blues", "Attonito" e "Lui gareggia".
Ma tornando a sabato, posso certamente dire che anche in concerto come su disco i Verdena non sanno deludere. Hanno aperto con la bellissima "Scegli me", che secondo me è proprio un ottimo inizio. Peccato però che in mezzo a tutta quella folla, ho smarrito una scarpa temporaneamente (infatti è stata poi ritrovata da alcuni amici con cui ero andata al concerto). Davvero una gran sfortuna però, un momento prima ero a due metri da loro con tutte e due le scarpe legate ai piedi per poi finire in fondo al concerto senza di una.
Vabbè apparte questa piccola sparizione, hanno fatto un'ottima esibizione. Grandi Verdena!








Odio l'estate.

Finalmente oggi, dopo tantissimo tempo che cercavo una canzone, l'ho finalmente trovata, anche se non posso scaricarla.
Ad ogni modo la canzone di cui sto parlando è "Odio l'estate" dei Lemonàde, un band proveniente dalle mie parti.
Li avevo sentiti solo una volta, nel lontano inverno 2009 in un locale di Malè che ora è stato chiuso, ma questa canzone mi era rimasta davvero impressa e ora posso ascoltarla tutte le volte che voglio!


Odio l’ estate in tutte le sue forme
che siano trasparenti, o più rotonde
sfilare per locali alla moda
in mezzo a gente sempre più sola

Dò un calcio alle prime foglie in terra
tra perizoma e fisici da modella
il lungomare come passerella

Odio l’ estate perchè                                                                     
tu non sei qui con me

ho i sogni semplici
di un uomo semplice
vorrei averti qui
ad ascoltare il mare tra gli scogli

Odio l’ estate perchè è indifferente
ti guarda in faccia e non ti lascia niente
e ti confonde e non ti fa capire
la pura essenza piena delle cose

Odio l’ estate falsa e seducente
da un po’ rinasco solo a settembre
ma muoio presto come le farfalle

Odio l’ estate perchè
tu non sei qui con me

ho i sogni semplici
di un uomo semplice
vorrei averti qui
ad ascoltare il mare tra gli scogli

ma tu non ci sei
ma tu non ci sei


Se volete ascoltarla la trovate qui:
http://www.deezer.com/en/music/lemonade/ennesimo-secondo-755172#music/lemonade/ennesimo-secondo-755172

giovedì 17 febbraio 2011

I DON'T NEED SEX; LIFE FUCKS ME DAILY

Glue.

Ultimamente mi sta venendo sempre più la voglia di leggere altri libri di quel pazzo e fantastico scrittore ch'è Irvine Welsh. Scozzese, abbandonò presto gli studi e iniziò a fare i più umili lavori. Nel '77 andò a Londra a partecipare al movimento punk e fu proprio in questa occasione che iniziò a sperimetare le più varie sostanze stupefacenti. E' diventato famoso per le sue doti da abile scrittore, infatti nel '93 scrisse il suo primo libro "Trainspotting", dal quale venne tratto l'ominimo film diretto da Danny Boyle che divenne subito un cult per un'intera generazione.Purtroppo però penso che la maggior parte della gente sia a conoscenza solo del film, e che quindi non sappiano nulla della vena creativa di Welsh. Peccato, davvero peccato. Forse difendo molto Welsh perchè è uno dei miei scrittori preferiti. Di lui apprezzo specialmente il modo in cui scrive: crudo e realista. Nei suoi libri infatti non sono affatto presenti sentimentalismi, ma spicca molto l'ironia che è una tecnica che Welsh sa usare molto bene.
Il libro che bramo di più leggere è "Colla", scritto nel 2001. Questo libro tratta delle vite di gruppo di quattro giovani scozzesi attraverso gli anni 70 (infanzia), anni 80 (adolescenza), anni 90 (giovani uomini) fino agli 2000 (limite dei quarant'anni). Com'è solito di Welsh, non è risparmiato nulla; qui si parla di sesso, abuso di droga, violenza e ad altri problemi sociali. Mi ispira particolarmente leggerlo, specialmente perchè ha un titolo così insolito. Spero che non mi deluderà, anche se dubito che un uomo come Welsh possa deludermi.
Sono solita ad associare a Welsh canzoni di uno dei gruppi che preferisco e cioè i grandiosi Velvet Underground, quindi in questo breve scritto, mi va di postare una loro canzone.

mercoledì 16 febbraio 2011

Truth.

TELL THE TRUTH, 
EVEN IF YOUR VOICE SHAKES.

Non ho il diritto di sapere.

Sono passati circa quattro mesi da quando lui smise di parlarmi, iniziandomi ad evitare. Non mi dette mai un perchè di questo allontanamento da me, neppure quando glielo chiesi. Ebbene dopo quattro mesi, vengo a sapere che uno dei miei amici è a conoscenza della ragione che lo spinse a questa decisione. E sapete la cosa più buffa e più sconvolgente di tutta questa storia? Il mio amico (se così si può definire) non ha alcuna intenzione di dirmi la verità, poichè quel coglione gli ha proibito di venirmelo a raccontare. Ora io mi domando: perchè? Perchè non vuoi che io sappia tutto quanto? Mi vuoi davvero così male? Eppure mi sembrava che tutto funzionasse bene, a quanto pare ho commesso uno sbaglio enorme. Pensavo che le tue parole fossere vere, pensavo davvero di piacerti, ma a quanto pare non era così. Grazie per i tuoi inganni, davvero mille grazie.
E tu, sinceramente pensavo fossimo amici. Ammetto di avertene veramente cantante tante quella sera, ma che altro potevo fare? Ero pure alterata! Probabilmente tu non ti rendi conto di quanto male ci sono stata per lui e che, purtroppo, sto ancora male. Certo per te è diverso, hai accanto amici veri e una ragazza che ti vuole bene, e io, mi dici io chi ho? Su chi posso contare? Di chi posso fidarmi? Mi hai detto che devo smetterla di esserti ostile, ebbene ora lo sei tu. Ti chiedo scusa, ma ti chiedo anche di comprendermi un poco.

giovedì 10 febbraio 2011

Birra delle 2 di pomeriggio.

Nulla importa
se non sprofondare su un materasso
con sogni da niente e una birra,
mentre le foglie muoiono e i cavalli muoiono
e le padrone di casa guardano fisso nei corridoi;
rapida la musica di tapparelle abbassate,
una caverna per l'ultimo uomo,
in un'eternità di moltitudine
e di esplosione;
nulla se non il lavadino gocciolante,
la bottiglia vuota,
euforia,
giovinezza imprigionata,
ferita e truffata,
parole insegnate,
sostenute per morire.


da "Tutti gli anni buttati via" di Charles Bukowski (1920-1994)

venerdì 4 febbraio 2011

M.J.O

I don't know why, but recently I often think about my first boyfriend. Sometimes I look his pictures on Facebook and I think it would be if we were still together. Sometimes happens to think about things like these and it's normal.You have to know that he was the first that I've ever loved. I was so in love with him, I was convinced it would last, but, unfortunately two mouths later everything was over. I have to admit that I was so heartbroken. I had to re-start again, carry on without him, it was very difficult. My idea is that forgetting is impossible and so it was. In fact I'm here writing about my first boyfriend. I would like show you a picture of him, but it's not possible because he could find out this blog. However I can describe him to you. Well he has middle-long black hair, a beard, his eyes are brown like mine. He likes drinking, having fun with his friends, listening to hardcore punk, moshing and something else. Anyway now he has got a new girlfriend, but I'm not in love with him anymore, so this relationship doesn't annoy me because now I love another guy.
I wanna post it a song which reminds me him.

venerdì 28 gennaio 2011

Malinconia.

E ti assale la malinconia,
nelle sere d'inverno
consumate davanti a un televisore a colori
con un bicchiero d'assenzio in mano,
forse l'unico amico che ancora ti resta.
Il vuoto è intorno a te,
non percepisci nulla.
I tuoi occhi sono persi nelle memorie
d'un estate ormai andata
e che mai più tornerà.
Lei ti sorride come una puttana,
e ti fa star male, tanto male.
Non vorresti più vivere,
ma il coraggio ancora non ce l'hai
per chiudere questo assurdo gioco.
Non ce la fai, non ce la farai,
i ricordi ti divorano,
non li vuoi, li vuoi.
Tu li cerchi, loro cercano te,
solo come sei, hanno la meglio.

lunedì 24 gennaio 2011

Soltanto qualche pensiero ubriaco.

Ed eccomi là in quella stanza dipinta di viola.
Le luci girano attorno a me
e si riflettono nei bicchieri di alcool che sto bevendo.
La sbornia arriva seppur lentamente.
È una sensazione che solo qualche bicchiere di troppo può darti.
Sono sbronza, sbronza di pensieri offuscati, sono pesanti,
ma vado oltre, anche se la felicità è fugace e illusoria,
poichè domani svanirà.

martedì 4 gennaio 2011

Bye-bye 2010.

Dal momento che le mie forze fisiche si sono finalmente riprese dall'ultimo dell'anno, ritengo che sia arrivato il momento di scrivere una breve recensione a riguardo.
Temevo di passarlo in solitudine, ma non è stato così.
Mi sono divertita anche se non pienamente. Certo ho bevuto la mia dose d'alcool che, per fortuna, non mi ha fatto vomitare proprio durante la festa dell'ultimo dell'anno e coi miei amici mi sono divertita.
Ero sufficientmente sbronza, ma ridevo soltanto e dicevo cose fuori luogo e abbastanze stupide che ho deciso di risparmiarvi. Ad ogni modo sono due i fatti che evidenziano appieno la fine del mio 2010.
Il primo che mi ha senz'altro colpito è stato il fatto che gli ho finalmente parlato. Be' la sapete una cosa? Anche se non gli avessi affatto parlato la situazione non sarebbe per nulla cambiata, dal momento che non si è risolto proprio un emerito cazzo. Alla mia domanda del "Perchè sono due mesi che non mi parli più?", lui ha risposto con un banale ed evitante "Boh". Ma che risposta è? Io volevo sapere tutte le ragioni che gli impediscono di parlarmi, che bisogno c'è di evitarmi? Volevo soltanto chiarimenti e non gli ho ottenuti. E' così caro il prezzo della verità? Se prima non sapevo come fare per smuovere questa situazione, ora non so davvero come accidenti fare. Ma avevo ragione; parlargli non è servito proprio a niente. A questo punto sembrerebbe proprio che importi solo a me di salvare il salvabile (ammesso che esso ci sia, cosa abbastanza dubbia a dirvi la verità) e perciò non so davvero che fare. Speranze non ne ho più.
Il secondo fatto è stato quello che ho fatto qualche tiro di spino. Be' sapete di tutta quella gente che dice che è una gran figata farsi le canne? Ecco a me non lo è sembrato affatto, non ho sentito proprio un cazzo di diverso, anche se sono a conoscenza che molta gente la prima volta che fuma non avverte niente di niente. Forse è per quello, chi lo sa.
E così il 2010 si è concluso con una Izzy (me medisima per chi non lo sapesse) che fissa la sua immagine ubriaca e fatta davanti a uno specchio che le sembra sbilenco (wow!).
Ho deciso di dare i voti ai mesi:
gennaio 2010: 6
febbraio 2010: 6
marzo 2010: 6
aprile 2010: 7
maggio 2010: 9
giugno 2010: 8
luglio 2010: 9
agosto 2010: 10 (ebbene sì)
settembre 2010: 9
ottobre 2010: 7
novembre 2010: 6
dicembre 2010: 4

Forse è una delle cose più stupide che abbia mai fatto, ma vabbè.